CLIENTE | PROGETTISTI | ANNO | PROGRAMMA | SUP. INTERVENTO | STATO DEI LAVORI | UBICAZIONE |
Comune Pieve S. Stefano | Arch. Enzo Fontana Arch. Luca De Lorenzo | 2009-2011 | Rifunzionalizzazione abbattimento barriere architettoniche | 400 mq | completati | Pieve S. Stefano (AR) |
L’intervento da noi proposto si pone l’obiettivo di ottimizzare il funzionamento della parte di aggregato Palazzo Pretorio – Teatro Comunale, dal punto di vista sia distributivo che di accessibilità; un unico sistema all’interno del quale le funzioni legate all’attività del teatro, di carattere culturale ed espositivo possano coesistere in modo ordinato e gerarchizzato, superando la problematica delle barriere architettoniche. L’eliminazione delle superfetazioni esistenti nell’area della piazzetta , e la creazione di un vero e proprio giunto strutturale, rappresentano già il presupposto per risolvere in maniera funzionalmente e formalmente adeguata il problema del superamento delle barriere architettoniche del teatro.
Il vuoto creato, oltre a permettere un miglior comportamento in caso di evento sismico, ci ha dato l’opportunità di immaginare uno nuovo spazio pubblico, al cui interno studiare le risalite al teatro e risolvere le problematiche di accessibilità e sicurezza.
E’ evidente che un intervento di questo tipo sconnesso dalle funzioni interne , non avrebbe creato un nuovo sistema di potenzialità. Così alla risalita esterna si è pensato di ricollegare la riqualificazione degli spazi a magazzino per farli diventare una cerniera per il teatro (ovvero il foyer) , ma anche per piccoli eventi espositivi.
L’apertura verso l’esterno permette, senza dislivelli, l’accesso dal foyer alla piazzetta esterna e di conseguenza l’utilizzo dell’ascensore. Viceversa la piazzetta esterna tramite una rampa accessibile, diventa l’ingresso principale per i disabili sia alla sala del teatro (piano secondo) che al nuovo foyer-spazio espositivo e alla sala conferenze del piano primo. E’ evidente che la piazzetta esterna, assume così una valenza diversa invece di essere vissuta come un vicolo cieco, inutilizzato e di conseguenza soggetto ad atti di vandalismo: il progetto prevede infatti una ridisegno e una riqualificazione di questo spazio, con inserimento di una nuova pavimentazione in masselli in pietra, lo studio di luci ad incasso a terra che valorizzino i volumi presenti e l’inserimento di elementi seduta integrati.
Il fulcro dell’intervento rimane il vano ascensore-tunnel: esso viene concepito non come semplice collegamento verticale, ma come elemento lineare di distribuzione al sistema di spazi integrati.
La sua forma esplicita in maniera diretta il suo funzionamento, inserendosi nel contesto in maniera discreta. La verticalità del vano ascensore si fonde con l’orizzontalità della passerella del piano primo, un tunnel che permette il passaggio coperto alla sala conferenze. Al piano secondo invece il collegamento orizzontale è più leggero; esso è costituito da un semplice piano in aggetto, che dal vano ascensore si allaccia all’uscita secondaria del teatro esistente.
Ciò determina una forte integrazione tra la composizione di facciata (posizione delle aperture esistenti) e l’elemento ascensore-tunnel, che si “inerpica” sulla facciata raggiungendo i punti previsti.
Esso è completamente staccato dall’edificio esistente e non altera il comportamento della struttura esistente in caso di sisma. Il tunnel di collegamento, completamente in aggetto, funziona anche da spazio esterno di sosta e di disimpegno alla sala conferenze, facendo si che l’uscita sulla piazza sottostante dal foyer sia coperta e protetta quindi dagli agenti atmosferici.
La struttura verticale dell’ascensore è realizzata in calcestruzzo armato, con platea di fondazione che funge anche da piano di appoggio per la nuova piazza. Il tunnel orizzontale invece è realizzata in profili in acciaio, collegati tramite bullonatura e saldatura, andando cosi a formare un telaio in acciaio reticolare.
Le finiture dell’elemento ascensore-tunnel è pensata per l’esterno in materiale ceramico di grande pezzatura, ancorato a sottostruttura nel caso di parti in acciaio, ed incollaggio nel caso di superfici in calcestruzzo. L’interno del tunnel è rivestito interamente in listoni di legno sia per quanto concerne il pavimento, che per le superfici verticali ed il soffitto.